Huși è una città di frontiera, nel nord-est della Romania, a 17 km della dogana con la Rep. di Moldova.

La maggioranza della popolazione è ortodossa. Una delle maggiori problematiche delle persone è oggi la dipendenza da alcool, inoltre vi sono famiglie in situazioni di alto grado di povertà, capacità finanziaria relativamente bassa, alto numero di disoccupati, genitori senza lavoro.

Da 20 anni le suore prestano il loro servizio presso l’opera sociale “Centro diurno per bambini S. Antonio” a favore di bambini poveri, sostenendo ed accompagnando le famiglie in difficoltà.

Il loro progetto educativo ha come obiettivo principale la prevenzione dell’abbandono scolastico. È aperto ai bambini più bisognosi e la selezione viene fatta ogni anno, tenendo conto non solo della povertà materiale ma anche di quella sociale, psichica e affettiva. L’approccio è personalizzato e cercano di intervenire sia direttamente sul bambino, sia sulla situazione familiare. Una grande attenzione viene data allo studio, quindi ai compiti scolastici ed allo sviluppo intellettuale, ma nello stesso tempo, tramite accompagnamento personale e di gruppo, attraverso attività ricreative e sociali, giochi organizzati e spontanei, feste. Insegnano anche educazione civica, di igiene, musica e disegno, e ciò che è utile per lo sviluppo integrale del bambino.

La maggioranza dei bambini che frequentano il centro provengono da famiglie monoparentali, genitori divorziati o separati, spesso immigrati. “Vengono – scrive la suora – con gioia e molto entusiasmo, come se fosse la loro casa”. Sono divisi in tre gruppi e il loro programma inizia alle ore 11.30, dopo la scuola, pranzano e poi partecipano alle varie attività. Alle 16, dopo la merenda, ritornano nelle loro case.

Concluso l’anno scolastico (di solito a metà giugno) il Centro prosegue con il periodo estivo con un progetto educativo che comporta attività di tipo laboratoriale e si conclude con una gita culturale.