Nel 2013 P. Biagio Aprile, Minore Conventuale, invia questo progetto alla Caritas Antoniana con un sogno nel cuore: ristrutturare parte del Convento dei Frati per adattarla a luogo di incontro e formazione per i tanti immigrati presenti nel territorio siciliano, in particolare nel Ragusano, avamposto dell’accoglienza.

Una visione lungimirante

Nella loro relazione finale, così scrivono:

“Grazie al finanziamento ottenuto dalla Caritas Antoniana, il progetto può reputarsi concluso e pienamente realizzato. Dalla data di approvazione, avvenuta il 6 marzo 2013, ad oggi, 11 febbraio 2015, giorno di stesura della presente relazione finale, sono trascorsi quasi due anni di lavori molto impegnativi che hanno visto coinvolti numerosi soggetti ed enti che hanno sposato le finalità del progetto ed hanno anche loro, grazie alla loro generosità, contribuito alla sua completa realizzazione.

Secondo quanto riportato nel progetto iniziale, sono state realizzate le seguenti opere:

• SALONE POLIVALENTE PER LA FORMAZIONE SCOLASTICA E SOCIO CULTURALE, fornito di:
  • Aule scolastiche
  • Laboratori creativi per disabili e professionali (cucito, vari)
  • Sala incontri/conferenze
  • Biblioteca interdisciplinare e interculturale
• ASCENSORE E SCALA ESTERNI
• BOTTEGA DEI POPOLI

L’impatto del progetto è stato di notevole entità. Anzitutto ha reso possibile l’utilizzo di intere aree del convento prima inutilizzate o solo parzialmente, soprattutto il grande salone multiuso. Grazie alla scala in ferro esterna e all’ascensore, è stato possibile realizzare un ulteriore ingresso al convento, abbattendo le barriere architettoniche e permettendo l’ingresso a disabili ed anziani, prima impossibilitati ad entrarvi. 

Premesso ciò, è più facile comprendere come si siano resi possibili:

1. Potenziare il servizio di doposcuola ai bambini (extra comunitari in prevalenza)
2. Ampliare i servizi culturali per una maggiore socializzazione offerti alle famiglie straniere (cineforum, incontri culturali) e ai bambini delle scuole
3. Offrire corsi di prima alfabetizzazione a donne straniere, sfruttando i nuovi ambienti con ingresso indipendente rispetto al passaggio obbligato dalla Chiesa o dal chiostro del Convento
4. Offrire corsi di taglio e cucito a donne disoccupate, nell’ambiente laboratoriale
5. Offrire corsi di artigianato attraverso il laboratorio polifunzionale
6. Aprire alla cittadinanza la biblioteca interculturale e interdisciplinare, con particolare attenzione agli stranieri

Per quanto riguarda i punti 3) e 6), si tratta di servizi che sono stati da poco avviati. Grazie alla rete intessuta con le altre associazioni di volontariato, e a partire dalla disponibilità offerta da diverse insegnanti disponibili, il servizio troverà, a breve, sicuramente ampia possibilità di ulteriore sviluppo. Per quanto riguarda la biblioteca, si stanno portando avanti dei lavori previ di ordinamento e catalogazione per renderla accessibile al pubblico quanto prima possibile.

Il laboratorio di cucito ha avuto una bella evoluzione nel corso del 2014, fino all’inizio dell’estate: ha viste coinvolte quattro volontarie e ben dieci donne provenienti da Comiso e Vittoria (e alcune da paesi vicini).

Il laboratorio multifunzionale è in fase di avviamento: la difficoltà al momento è reperire persone disponibili, vista la grave crisi economica. Al contempo, alcuni artigiani hanno dato la loro disponibilità per avviarli.

Beneficiari del progetto

Riassumendo, ad aver beneficiato o a beneficiare del progetto sono attualmente:

• 30 bambini, per il 90% extra-comunitari
• 30 volontari
• 35 famiglie straniere, contando anche quelle raggiunte dal servizio caritas, in stretta sinergia con il servizio di doposcuola: per esse si organizzano diverse iniziative di incontro e a carattere culturale
• 10 donne straniere
• 10 donne disoccupate del posto
• 15 giovani studenti (in biblioteca)

Ma il progetto andrà avanti, per ampliare il numero dei beneficiari. 

Vi aggiorneremo al momento opportuno.

Il Signore vi benedica e ricompensi per il bene fatto.

Grazie di cuore, P. Biagio e collaboratori”.